Solida, ben accessoriata, signorile, la Flavia berlina venne presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1960. Il progetto molto innovativo, grazie alla trazione anteriore e ai quattro freni a disco, è opera dell'ing. Fessia. La moderna (per i tempi, fin troppo) carrozzeria a sei posti è stata disegnata da Castagnero. Ora la trovo molto bella e la apprezzo molto, ma negli anni sessanta preferivo la II serie, dalla linea più classica e dagli spigoli più arrotondati, e, soprattutto, la versione coupè Pininfarina, che ancora oggi resta un solido riferimento di eleganza tra i coupé italiani. Alla Mebetoys, però, non avevano i miei stessi gusti e non misero in cantiere nè la Coupé (splendidamente riprodotta dalla Mercury), né la berlina della II serie, apparsa nel 1964, due o tre anni prima dell'uscita del modellino. Preferirono, invece, riprodurre la capostipite della famiglia Flavia e realizzarono questo bel modello, il sesto della serie.

Il modellino della Mebetoys è certamente molto bello e abbastanza ricercato: lo si trova abbastanza facilmente, ma le quotazioni sono sempre sostenute, specialmente per modelli perfetti e completi di scatola originale, per i quali non è raro registrare richieste di 400-500 euro e anche oltre.

Le due portiere anteriori, apribili, comprendono la cornice del finestrino, il che assicura sempre una sensazione di accuratezza nella realizzazione. All'interno troviamo il classico sedile anteriore a tre posti ma l'aspetto generale è quello tipico delle prime produzioni Mebetoys: un unico elemento in plastica comprende i sedili, il pavimento, il cruscotto e il volante e tutti questi elementi sono quindi realizzati in un unico colore, spegnendo un po' gli entusiasmi del proprietario. Fortunatamente, almeno nelle prime produzioni, gli interni potevano essere bianchi, marroni o rossi e quindi si poteva almeno trovare un buon abbinamento tra colore dei sedili e colore della carrozzeria.

All'esterno troviamo i massicci paraurti cromati, in metallo, la calandra, cromata anch'essa, e la scritta in rilievo "LANCIA Flavia" realizzata secondo gli stilemi Lancia, ma decisamente troppo grande (è larga quasi quanto lo stesso cofano posteriore su cui risulta inserita.

I quattro fari sono a diamantino, molto belli anche se é quasi impossibile riuscire a trovare un modello che non presenti i segni della fuoruscita di un po' della colla di fissaggio. Lampeggiatori anteriori, lampeggiatori laterali e luci posteriori sono dipinti con smalto rosso. Le luci posteriori delle prime serie possono essere dipinte in due diversi modi: solo l'elemento centrale oppure l'intero gruppo luci. La seconda soluzione, più rapida da realizzare e di migliore aspetto estetico, ebbe poi il sopravvento e restò per tutto il resto della produzione successiva.

La targa é nera in carta adesiva, con la numerazione progressivamente crescente nel tempo, come da consuetudine della Mebetoys.

Il fondino del modello è verniciato di nero: è quasi liscio e riporta in rilievo solo alcuni organi meccanici, tanto per dire che ci sono. E' fissato con due viti cromate, con la testa a croce. Sui primi modelli non é presente il codice articolo "A-6". Presenti ovviamente le sospensioni a lamina metallica. Le ruotine hanno pneumatici in gomma nera e cerchi di varia tipologia a seconda della serie: lisci bombati, piatti a cinque asole, piatti a sei asole, sagomati a dieci fori.

Proseguiamo nella descrizione seguendo cronologicamente l'evolversi delle scatolette.

SCATOLETTA BIANCA
Contiene modellini con cerchi ruota lisci bombati cromati oppure piatti a cinque asole, fondino nero, targa nera della serie "MI A..." o, più raramente "MI D...". Il colore degli interni può essere il rosso, il marrone o il bianco. Nella maggior parte dei casi non è presente il codice articolo sul fondino.