L'AUTO DI PAPERON DE' PAPERONI - Art. 559 del 1969
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Il modello, realizzato su disegni originali della Walt Disney, fa parte di quella serie di tre macchinine con le quali la Politoys tentava il rilancio, emulando altri costruttori dell'epoca. Si tratta, quindi, di un'auto di fantasia, ispirata alle linee delle "coupé de Ville", creata per rendere l'idea dell'immensa ricchezza del proprietario, Zio Paperone. Basta pensare che la targa, anteriore e posteriore, é una banconota da un dollaro. Il simbolo del dollaro troneggia poi sul radiatore dorato ed é riportato anche sulle immense pinne posteriori. Netta la separazione tra l'abitacolo del proprietario, chiuso, coperto, confortevole, e il posto del guidatore (un generico autista in divisa), sacrificato ed esposto agli agenti atmosferici.

La prima versione ha la carrozzeria in metallo, portiere posteriori apribili, fondino nero avvitato con una sola vite, sospensioni e ruote in gomma. Il modello, molto pesante, é contenuto in una scatoletta "speciale", a cofanetto. Per tenere fermo il modellino all'interno della bellissima scatoletta si è adottato lo stesso sistema usato anche per la Miura e per la Ferrari 250 Le Mans: un piccolo tampone morbido e spugnoso, adesivo su due facce opposte; è ben visibile nella foto del fondino del modello riportata più in basso.

I particolari accessori del modello possono essere argentati o dorati. Sono dorati i pezzi in plastica (ad esempio il radiatore, la tromba, i fari, le luci posteriori, le pattane) e argentati i pezzi in metallo (retrovisori e loro supporti, cornice del parabrezza, paraurti ecc.). Lascio parlare le immagini, che rendono più delle descrizioni..

Il modello era venduto ai negozianti in scatole da 6 unità: una di quaste scatole, completa del suo prezioso contenuto, è visibile nelle foto a fondo pagina.

Esistono anche versioni successive (serie W) simili, ma non serie "M". Valgono di meno. Hanno le ruote veloci e la carrozzeria può essere tutta in metallo oppure in metallo e plastica (ultima serie, con fondino in plastica cromata). Ricordo che a parte le auto di Paperino, Zio Paperone e Topolino, che fanno parte della serie "M" (anche se poco hanno da condividere con gli altri modelli), nelle produzioni successive, marcate Polistil e/o Politoys, sono state realizzate le vetture di Pippo, di Archimede Pitagorico, di Nonna Papera, di Ezechiele Lupo, della Banda Bassotti, di Paperinik ecc. Ma a me piace limitare il discorso alle tre vetture della serie "M". Le altre mi interessano poco.
Interessante é osservare che dal modello in esame é derivata anche la vettura Isotta, in modo da riciclare gli stampi e produrre un modello nuovo riducendo i costi.





PARTICOLARI


CONFEZIONE DA 6 PEZZI PER NEGOZIANTI

Ecco qui la confezione per negozianti: 6 pezzi per volta, tutti rigorosamente uguali. Laconica l'etichetta, che reca solo il marchio triangolare APS, il codice articolo 559, il nome del modello, chiamato semplicemente "PAPERONE", e il numero di pezzi contenuti all'interno (6).

Per il resto solo un triste e sottile cartoncino ondulato e qualche pezzetto di scotch. Che tristezza, soprattutto confrontando con l'allegria delle scatolette al suo interno. Ma questa scatoletta doveva essere gettata via dopo aver sistemato il suo contenuto negli scaffali.

Nelle foto si contano 7 modelli perché non ho saputo resistere alla tentazione di aggiungervi quello iniziale della mia collezione. Tanto per esagerare! Noi collezionisti siamo tutti un po' malati di mente.