LAMBORGHINI P400 MIURA BERTONE - Art. 552 del 1969
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La Miura (Miura é una razza di tori da combattimento che trae il nome da quello dell'allevatore, Don Eduardo Miura Fernandez) fu prodotta dalla Lamborghini in 764 esemplari dal 1966 al 1973, ma il primo prototipo fu presentato al Salone di Torino del 1965. L'idea di produrre questa straordinaria e innovativa vettura fu di G.P. Dallare e P. Stanzani che la assemblarono partendo dalla meccanica della 400GT con il motore (ancora il 12 cilindri a V progettato da Giotto Bizzarrini) disposto trasversalmente a ridosso dei due sedili e prima dell'assale posteriore. La straordinaria carrozzeria fu disegnata da Marcello Gandini, capo disegnatore della Carrozzeria Bertone.

Ricordo che quando la vidi per la prima volta rimasi affascinato non tanto dai 300 km/h promessi in velocità massima e nemmeno dalla bellissima linea che limitava l'altezza da terra a soli 110 cm. Mi affascinava soprattutto l'interno dell'abitacolo e l'idea innovativa di avere una serie di comandi sistemati al centro del tetto, come su un piccolo aereo o su un elicottero. La sognavo, la notte, ma mi reputavo già fortunato per essere riuscito a vederla dal vivo. In Sardegna ne sono passate davvero poche.

La Miura fece scalpore e La Politoys volle riprodurla nella serie "M" dotandola di accessori di livello: le sei aperture, le ruote speciali simili a quelle originali, gli specchietti cromati sul cofano anteriore, la ruota di scorta, l'abitacolo ben riprodotto, il bel motore con particolari neri e cromati, gli scarichi cromati ecc. ecc. Un modellino di straordinaria bellezza, soprattutto nei colori rosso metallizzato e grigio metallizzato, ma anche nel classico giallo Miura, più chiaro o più scuro, per il quale non era sufficiente la semplice scatoletta "gialla" del V tipo, ma si volle riciclare, personalizzandolo, il cofanetto già utilizzato per la Ferrari 250 Le Mans (anch'essa a motore centrale, ma posizionato longitudinalmente). Con la scatoletta venne riciclata anche quella specie di spugnetta gialla biadesiva che serviva per tenere fermo il modello, evitando che potesse danneggiarsi o cadere all'apertura della confezione (la si vede più giù, nel modello giallo fotografato dentro la scatoletta).

Ben presto si passò alle nuove sctolette in plastica, denominate "Bubble Box" per le quali rimando alle immagini riportate a fondo pagina. E' vero che queste scatolette consentono di ammirare meglio il modello preservandolo dalla polvere e dagli urti, ma a me non piacciono affatto. Mi piace vedere le vetrinette piene di scatolette colorate in cartone, più facilmente impilabili e meno ingombranti, decisamente più decorative. Oggi i collezionisti spendono più per le scatolette che per i modelli, perché sono più rare e perché con la scatoletta il modello é più completo. Le scatolette in plastica, invece, non dicono nulla, sono quasi tutte uguali e senza il modellino dentro credo che nessuno le collezioni.

PARTICOLARI
SEI APERTURE
Oltre alle solite 4 aperture (presenti anche nei modelli Mebetoys, Solido, Edil Toys ecc.) il modello Politoys-M ha anche lo sportellino sul cofano e il piccolo bagagliaio posteriore.
PARTIC. COMUNI
Abitacolo ben riprodotto, con volante e leva del cambio cromati. Riproduzione del motore trasversale 12 cilindri a V con particolari neri e cromati.

La successione cronologica dei modelli é determinata dalle scatolette. Quelli della prima serie hanno la scatoletta in cartone, tipo cofanetto, simile a quella della Ferrari Le Mans ma personalizzata per la Miura. I colori del modello possono essere: giallo pastello, giallo arancio, rosso pastello, rosso metallizzato, grigio metallizzato.
I modelli della seconda serie, del tutto simili, hanno le scatolette in plastica, bubble box, della I, II o III serie. La I serie ha il rivestimento della base in vellutino (tipo quello delle Mustang Bertone); la II serie é simile ma con base in plastica nuda; la III serie, infine, ha la scatoletta con base alleggerita da una lunga apertura centrale che consente di vedere i dettagli del fondino. Quest'ultima scatoletta, in genere marcata POLISTIL, ospita anche la versione con ruotine veloci, specchietti finti e ruota di scorta finta, decisamente orrenda.
Con la seconda serie é possibile trovare la Miura in altre colorazioni, tra le quali spicca il rosso pastello.









La gamma colori della Miura: grigio metallizzato, giallo arancio, giallo, rosso pastello (molto rara), rosso metallizzato.
Sullo sfondo, la versione ruotine veloci, di colore giallo arancio. Immagine inviata dal collezionista Uccio Silesu.


ALCUNI ESEMPI

PRIMA SERIE
(Scatoletta a "cofanetto", colore giallo pastello)
PRIMA SERIE
(Scatoletta a "cofanetto", colore rosso metall.)
PRIMA SERIE (colore grigio metallizzato)
Sotto: il fondino del modello

SECONDA SERIE
(Bubble box del I tipo, con base in vellutino)
SECONDA SERIE (foto inviata da Mario Casali)
(Bubble box del II tipo, con base in plastica nuda)
TERZA SERIE (foto inviata da Uccio Silesu)
(con ruotine veloci e bubble box del III tipo)