ALFA ROMEO GIULIA TI GAZZELLA CARABINIERI - Art. 531 del 1967
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L'Alfa Romeo Giulia é sempre stata identificata come vettura delle forze dell'ordine per le situazioni di pronto intervento. Soprattutto le vetture dei Carabinieri, chiamate "Gazzelle", e quelle della Polizia di Stato, chiamate "Pantere", hanno goduto (e godono ancora oggi) di un certo fascino tra i ragazzi. Per questo Politoys e Mebetoys non hanno trascurato di produrre accanto alle versioni civili quelle militari.

Nel 1967, quando la Politoys lanciò questa versione di Gazzella, il Corpo dei Carabinieri faceva parte dell'Esercito Italiano. Le sue vetture erano targate EI (Esercito Italiano) esattamente come le varie Campagnola, le Matta, le fiat 600, le autoblindo, i carri armati ecc. Solo nel 2000 i Carabinieri divennero un'Arma autonoma e cominciarono a targare "CC" le loro vetture. Per questo il modellino Politoys é targato "EI 1471".

Per approntare la versione Gazzella non era certo sufficiente la targa militarizzata. Sul tetto venne applicato un girofaro blu e sul parafango anteriore, in prossimità del montante sinistro del parabrezza, venne applicata una lunga antenna per il radiotelefono. Sul parabrezza, infine, venne applicata la scritta "CARABINIERI". Gli altri simboli presenti sulla vettura vera erano troppo piccoli e non rendevano bene in scala: si tratta dei due rettangoli applicati uno vicino alla targa posteriore e uno sul bordo del cofano motore, che contenevano lo stemma e in numero di inventario del veicolo.

Il
primo colore del modello, oggi più raro, fu il classico grigio-verde utilizzato inizialmente sia dalla Polizia che dai Carabinieri, ma successivamente rimasto ai soli veicoli della Polizia. Le Gazzelle, e tutti i mezzi dei Carabinieri, infatti, adottarono un colore più scuro, un verde oliva scuro. Così la Politoys, in occasione dell'aggiornamento dei cerchi ruota, decise di modificare i colore dei modelli dando luogo alla "seconda serie".

Le caratteristiche del modello rimasero identiche a quelle della versione civile (art. 523), e quindi pregevoli: quattro fari strass, calandra e paraurti in plastica cromata, interni con volante nero e leva del cambio cromata, sedili con schienale reclinabile, sospensioni ecc. ecc. E il fondino? In questi casi, di solito, il fondino doveva restare quello della versione base, ma la Politoys volle realizzarne uno ex novo, identico al precedente ma numerato 531 anziché 523. La dicitura "ALFA ROMEO GIULIA", però, non venne modificata e non rimandava alla versione Carabinieri.

Nella tabella sottostante sono riportati gli elenmenti identificativi delle due serie prodotte. Le differenze si limitano al colore della carrozzeria, ai cerchi ruota, al colore degli interni e alle scatolette. Preciso che gli interni in genere sono di colore marrone, scuro sulla prima serie e ancora scuro oppure chiaro sulla seconda. Ogni tanto si trovano modelli con interni rossi: non so se in mancanza di interni marrone la Politoys utilizzasse indifferentemente quelli rossi della versione civile o se lo scambio di interni sia frutto di successive manipolazioni. Tutto può essere. Certamente non sono ammissibili modelli con la carrozzeria della prima serie, grigio-verde, e gli interni marrone chiaro.

PARTICOLARI
PRIMA SERIE

Carroozeria grigio-verde
Interni marrone scuro
Ruote piatte a 5 asole
Scatoletta termosaldata del II tipo
SECONDA SERIE

Carrozzeria verde oliva scuro
Ruote sagomate 11 fori
Interno marrone scuro con box del III o IV tipo
Interno marrone chiaro con box del IV o V tipo

Non ho mai visto per questo modello scatolette termosaldate del I tipo.







ALCUNI ESEMPI

PRIMA SERIE
(Cerchi piatti, colore grigio-verde)
SECONDA SERIE
(Box III tipo, colore oliva scuro, cerchi sagomati)
Sopra: Il fondino con il codice 531 al centro.
Sotto: targa "EI 1471" su tutti i modelli.