FERRARI 250 LE MANS PININFARINA - Art. 525 del 1967
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La Ferrari 250 LM (Le Mans) fu l'erede della 250 GTO. Enzo Ferrari voleva omologarla per le gare "Gran Turismo", ma l'omologazione fu negata perché le vetture prodotte furono solo 33, contro le 100 necessarie. Partecipò quindi alle gare nella sezione Prototipi e riuscì comunque a vincerne alcune. Ma Ferrari, indispettito, la fece correre in livrea bianca e blu della NART (scuderia dell'importatore Ferrari per il Nord America).

Nel 1965 Pininfarina presentò una versione denominata "Berlinetta Speciale", caratterizzata dalla presenza del grosso cupolone in plexiglass trasparente che raccordava l'abitacolo alla coda e dai caratteristici piccoli rostri al paraurti anteriore. Sul cofano, sul tetto e sulla coda una lunga striscia composta da elementi larghi e stretti percorreva tutta la carrozzeria. Fu proprio questa versione speciale ad essere riprodotta dalla Politoys. La riproduzione della LM standard, invece, fu realizzata dalla Mercury (art. 39) e dalla Corgi Toys (art. 314). Il modello Mercury disponeva di portiere e cofano motore apribili e il modello Corgi del solo cofano motore apribile. La Politoys, invece, era soprannominata "sette aperture": due portiere, cofano anteriore, cofano posteriore, semitettuccio sinistro, due sportelli di rabbocco carburante, uno per lato. Un modello straordinario, quindi, decisamente più bello di quello della concorrenza italiana o inglese. Così bello da essere dotato di scatoletta speciale a cofanetto, simile a quella riservata ai modelli speciali Solido (Mustang e Toronado, quelli con la luce interna funzionante all'apertura delle portiere).

Il modello é molto bello e molto ben fatto, soprattutto se non é stato mai smontato. Rimontarlo correttamente richiede un po' di abilità da modellista e non é cosa da tutti: spesso non si riesce ad evitare uno strano aspetto da modellino "giocato". Fari in plastica, molto belli, griglia anteriore cromata con i rostri del paraurti cromati. Sistema di scappamento in plastica cromata. Abitacolo con volante e leva del cambio cromati. Riproduzione del motore composta da vari particolari assemblati tra loro e ruota di scorta. Luci posteriori dipinte di rosso o di giallo (nei modelli rossi) con targa "PROVA 8931" nera. Ruote a raggi metallici con pneumatici in gomma. Sospensioni. Fondino nero fissato con tre viti con la testa a taglio.

I colori più comuni sono due: il rosso metallizzato, in genere con pannello copri motore argentato e tappi dei serbatoi grigi, e il grigio argento metallizzato, in genere con pannello copri motore marrone e tappi dei serbatoi marroni. Negli ultimi modelli prodotti con le scatolette in cartoncino ho notato la tendenza a utilizzare i pannelli coprimotore argentati su entrambi i colori. Meno diffusa la versione rosso pastello, prodotta anche con scatolette in cartocino, come si vede nelle foto a destra. Interno marrone scuro, che si estende anche al pavimento del cofano anteriore.

A fine carriera, con il passaggio alle scatolette in plastica trasparente, si ha l'adozione della targa standard "MI B07032", della striscia in carta quadrettata bianca e nera, dei nuovi cerchi ruota stampati a effetto lega leggera e del colore marrone chiaro degli interni. Dal punto di vista costruttivo si segnala lo sbrigativo ricorso all'incollatura per fusione a caldo dei particolari del motore e della ruota di scorta alla base, pur rimanendo in vista la solita vite. La carrozzeria conserva ancora gli stessi colori, ma ad essi si aggiunge il blu medio metallizzato, che risulta comunque molto raro. Ho visto, inoltre, una sola volta, anche una versione bicolore, con carrozzeria color crema e con il grande cofano posteriore nero.

PARTICOLARI
PRODUZIONE STANDARD

Targa "PROVA 8931" nera, in carta, interno marrone scuro, ruote a raggi metallici, striscia gialla e rossa (decal), scatoletta del III tipo o scatola speciale a cofanetto del I o del II tipo.
ULTIMA PRODUZIONE

Targa "MI B07032" nera, in carta, interno marrone chiaro, ruote speciali tipo lega leggera, striscia in carta a quadri alternati bianchi e neri, scatoletta in plastica del III tipo.

Qui sopra, tutte le possibili scatolette utilizzate per la Le Mans.




Qui sotto, le due diverse versioni della scatoletta a cofanetto, che chiameremo "meccanici" e "pista". Secondo alcuni la scatoletta "pista" é successiva alla scatoletta "meccanici" ma non ho elementi sufficienti per confermarlo. In ogni caso, in entrambe le scatolette possono trovarsi, indifferentemente, modelli rossi o modelli argento.
Il modello resta fissato con una specie di spugnetta biadesiva gialla che unisce il fondino alla base gialla della scatola. Stessa soluzione sarà adottata poi per la Miura e per la serie Disney.



Da notare sulle scatolette a cofanetto la corretta dicitura "Pininfarina", mentre nella scatoletta classica finestrata, molto più rara, si legge "Pinin Farina". Ciò consente di retro-datare la scatoletta finestrata del III tipo, che deve essere senz'altro precedente alle scatolette a cofanetto. Sui fondini, invece, appare comunque e sempre la scritta "Pininfarina".

Segnalo, infine, la possibilità di trovare la Le Mans in scatolette in plastica del II tipo, precedenti rispetto a quella ritratta nelle immagini (foto a destra). Il modello è ancora quello delle prime serie, con decal a strisce rosse e gialle e targa Prova. Il modello nella foto ha qualche decal aggiunta dal proprietario. Notare, però, il coprimotore argento, come nelle ultime serie "bubble".
La scatoletta é marcata "Politoys" in risalto, sul coperchio, ma ha l'adesivo laterale "Polistil" in carta.

ALCUNI ESEMPI

PRIMISSIMA PRODUZIONE
(Ruote a raggi, interno scuro, targa "PROVA",
scatoletta finestrata del III tipo)
PRIMA PRODUZIONE
(Ruote a raggi, interno scuro, targa "PROVA",
scatola a cofanetto tipo "pista")
PRIMA PRODUZIONE
(Ruote a raggi, interno scuro, targa "PROVA",
scatola a cofanetto tipo "meccanici")

ULTIMA PRODUZIONE
(Ruote tipo lega, interno marrone chiaro, targa "MI B07032", box in plastica del III tipo)
Sopra: il fondino (tutte le versioni).