FIAT BALILLA "COPPA D'ORO" - Art. 70 del 1968
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Anche la Mercury volle produrre una serie di modellini di auto d'epoca, ed iniziò proprio con questa bella Balilla "Coppa d'Oro". Rimase unica e l'idea fu presto abbandonata perchè non incontrò il favore del pubblico. Altre aziende detenevano saldamente il mercato. Gli stampi furono poi utilizzati per realizzare il Dragster "Jack's Demon", art. 69.
Il modello, però, è simpatico e totalmente apribile: cofano motore (diciamo asportabile, più che apribile), bagagliaio (con ruota di scorta), portiere. Il cruscotto con gli strumenti è realizzato in carta spessa lucida che, in genere, resiste alle "intemperie" e ai maltrattamenti. Il volante è in metallo: viene voglia di ruotarlo per verere se le ruote sterzano davvero, come sulla Gran Sport Zagato della Politoys-M, ma questa opzione non è stata offerta dai progettisti Mercury.
Dei due modelli fotografati qui sopra (foto grande), quello sulla destra è precedente. Lo si riconosce perchè superiormente la cornice del radiatore è liscia e non presenta il "dente" centrale. La primissima serie (subito modificata) aveva una diversa cornice del parabrezza ed è più rara. La versione più diffusa, diremmo standard, è quella col dente sul radiatore. Vedere, a proposito, anche le due foto qui sotto.
Il colore, in genere, è il "rosso Alfa", ma esistono delle versioni di un giallo caldo e carico, molto più rare. L'amico collezionista Davide Cardinale ci manda le immagini di questa versione, recuperata in Germania ad un mercatino. Grazie Davide.



Il modello dispone di sospensioni e ruote in gomma. Il fondino in metallo, sempre nero, mostra gli organi meccanici (coppa dell'olio, cambio, albero di trasmissione e differenziale) cromati. La capottina in posizione di chiusura non è mai stata prodotta.


Qui sopra le due versioni del modello viste di tre quarti, posteriormente. La prima versione è quella a sinistra. riconoscibile anche per la leva del cambio più corta e verticale. Entrambe sono prive della targa, ma hanno la decal col simbolo dell'Italia sul parafango posteriore destro. Spesso il modello si trova senza targa, ma all'origine la targa era prevista ed era "TO 29826" oppure "TO 28415" (notizia confermata dall'amico collezionista Denis, frequentatore del forum, che invia le belle immagini riportate qui sotto. Grazie Denis).