FIAT DINO COUPE' BERTONE - Art. 63 del 1967
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Nei miei ricordi di adolescente, la Dino Fiat Coupé è legata a Ricky Albertosi, il portiere del Cagliari degli anni d'oro, che la possedeva di color argento. Al tempo, Gigi Riva aveva la versione Spider, firmata Pininfarina, di colore blu scuro, mentre Bobo Gori e Domenghini giravano con la Porsche 911. Grande il Cagliari di quegli anni!

Pur essendo un modello del 1967, nato quindi in un periodo in cui la tecnologia era in grado di sfornare modellini ricchi di parti apribili, le uniche aperture possibili sono quelle delle due portiere. Evidentemente alla Mercury la riduzione dei costi cominciava a diventare obiettivo primario per vincere la concorrenza e per riuscire a sopravvivere. La contemporanea uscita di modellini inglesi, per tradizione un po' avari di aperture, mescolava un po le acque e consentiva all'azienda di vendere modellini come questa Dino, come la Pagodina ecc. senza che ci fossero grandi prese di posizione del mercato, ma la Mebetoys realizzava in quel periodo un modello analogo decisamente più "evoluto" e anche più bello.

Il fondino, con organi meccanici in rilievo, è nero lucido, in metallo verniciato. E' fissato alla carrozzeria con due viti con testa a taglio. Ci sono le sospensioni, divenute ormai obbligatorie da tempo, e gli pneumetici sono in gomma. I cerchi ruota, però, sono in metallo dipinto in argento che perde l'argentatura e conferisce un aspetto un po' misero al modellino. Peccato: questa Dino avrebbe senz'altro meritato una maggiore attenzione per questo dettaglio.

All'esterno belli i quattro fari di tipo "strass" e bellissimi i paraurti in metallo cromato, di qualità all'altezza della tradizione Mercury. Le luci posteriori sono, invece, semplicemente dipinte di rosso (o di giallo nei modelli rossi). Posteriormente manca la targa, mai installata su questa Dino.


All'interno dell'abitacolo troviamo sedili con schienali reclinabili e volante argentato o cromato. La leva del cambio é un semplice prolungamento della plastica del tunnel centrale. Nel complesso l'arredamento interno non é malvagio, ma certamente non ha nulla di eccezionale. Le portiere non sono rivestite e, soprattutto, i sedili e il pavimento sono sempre di colore marrone, qualunque sia il colore della carrozzeria. Che tristezza.

La gamma colori prevede colori metallizzati e tinte pastello: i colori metallizzati sono il blu carta da zucchero, il blu medio, il grigio argento, il verde acceso e il rosso scuro. Quelli non metallizzati sono il rossoil blu scuro e il celeste.


SCATOLETTE

- Standard: è la classica scatoletta rossa con l'immagine di una Dino Coupé carta da zucchero vista di fianco. Di lato, un piccolo foro consente di vedere il colore del modello presente all'interno della confezione.














COLORI POSSIBILI

Blu "carta da zucchero" metallizzato
Blu medio metallizzato
Grigio chiaro metallizzato
Verde acceso metallizzato
Rosso veneziano metallizzato
Rosso pastello
Celeste pastello
Blu scuro


GAMMA COLORI


Sopra, a sinistra, il volante in metallo argentato e i sedili reclinabili; a destra la piccola leva del cambio ricavata nello stampo, che sporge dal tunnel centrale. Il fondino in metallo, verniciato di nero lucido e fissato con due viti. Sono stati riprodotti alcuni organi meccanici, ma la zona "martellata" nasconde un po' le scritte.
Il modellino non é certo un riferimento per la fedeltà della riproduzione o per la ricchezza dei dettagli, ma ha 4 fari strass e splendidi paraurti in metallo cromato. Sul cofano posteriore, in risalto, la scritta "Dino". Le luci posteriori si riducono a una pennellata di rosso. Non c'è spazio sufficiente per l'applicazione di una targa.